Cos’è un PUMS

Cos’è un PUMS

Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) è un piano strategico che si basa sugli strumenti di pianificazione esistenti e tiene in debita considerazione i principi di integrazione, partecipazione e valutazione per soddisfare, oggi e domani, le necessità di mobilità delle persone e delle merci con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città e nei loro dintorni.

Le politiche e le misure definite in un PUMS devono riguardare tutti i modi e le forme di trasporto presenti sull’intero agglomerato urbano, pubbliche e private, passeggeri e merci, motorizzate e non motorizzate, di circolazione e sosta.

Le amministrazioni comunali non devono considerarlo come un piano aggiuntivo. È fondamentale rimarcare che un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile si costruisce su piani già esistenti estendendone i contenuti.

Il quadro europeo

Nell’accezione riconosciuta dalle Linee Guida ELTIS (“Guidelines for developing and implementing a Sustainable Urban Mobility Plan” approvate nel 2014 dalla Direzione Generale per la Mobilità e i Trasporti della Commissione Europea) e dal loro aggiornamento pubblicato come seconda edizione delle linee guida europee nell’ottobre 2019, un “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è un piano strategico che si propone di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita nelle città. Il PUMS integra gli altri strumenti di piano esistenti e segue principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione”.

Le linee guida europee, inoltre, definiscono quale finalità principale di un PUMS quella di creare un sistema urbano dei trasporti che persegua almeno i seguenti obiettivi:

– migliorare l’accessibilità per tutti, senza distinzioni di reddito o status sociale;
– accrescere la qualità della vita e l’attrattività dell’ambiente urbano;
– migliorare la sicurezza stradale e la salute pubblica;
– ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra e il consumo di energia;
– fattibilità economica, equità sociale e qualità ambientale.

Le linee guida europee elencano inoltre i principali benefici che un PUMS genera, sia per gli Enti locali che per la collettività nel suo insieme:

– migliorare la qualità della vita
– creare benefici economici e ridurre i costi
– dare un valido contributo al miglioramento della salute e dell’ambiente
– migliorare l’accessibilità e la fluidificazione della mobilità
– fare un uso più efficiente delle risorse limitate a disposizione
– conquistare il consenso dei cittadini
– realizzare piani migliori grazie a un approccio interdisciplinare e integrato
– riuscire a soddisfare gli obblighi di legge in maniera efficace e integrata
– sfruttare le sinergie di più istituzioni e settori per una pianificazione collaborativa
– muoversi verso una nuova cultura della mobilità

Più sinteticamente, la redazione di un PUMS ha pertanto l’obiettivo di migliorare la qualità e le prestazioni ambientali delle aree urbane in modo da assicurare un ambiente di vita più sano in un complessivo quadro di sostenibilità economica e sociale, facendo sì che il sistema della mobilità urbana assicuri a ciascuno l’esercizio del proprio diritto a muoversi, senza gravare, per quanto possibile, sulla collettività in termini di inquinamento atmosferico, acustico, di congestione e incidentalità. In tale ottica, il tema dell’accessibilità, intesa come insieme delle caratteristiche spaziali, distributive, organizzative e gestionali in grado di permettere la mobilità e un uso agevole, in condizioni di sicurezza e autonomia, degli spazi e delle infrastrutture della città da parte di qualsiasi persona, è da intendersi come elemento centrale per la redazione, l’implementazione e il monitoraggio di un PUMS.

Consulta le linee guida europee nella sezione Documenti dell’Osservatorio PUMS.

Il quadro nazionale

Il 5 agosto 2017 sulla Gazzetta Ufficiale n.233 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 4 agosto 2017 recante Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257, poi aggiornate con Decreto n° 396 del 28 agosto 2019.

Il Decreto originale è stato approvato con l’esplicita finalità di favorire l’applicazione omogenea e coordinata di linee guida per la redazione di Piani Urbani di Mobilità Sostenibile su tutto il territorio nazionale e consta di 6 articoli (Art. 1 “Finalità”, Art. 2 “Linee guida”, Art. 3 “Adozione dei PUMS”, Art. 4 “Aggiornamento e monitoraggio”, Art. 5 “Clausola di invarianza”, Art. 6 “Modifiche”) e due allegati contenenti il primo le “Procedure per la redazione e approvazione del piano urbano di mobilità sostenibile” e il secondo gli “Obiettivi, strategie ed azioni di un PUMS”.

Nelle Linee guida si fa riferimento ai seguenti aspetti:

– procedura uniforme per la redazione e l’approvazione dei PUMS, contenuta nell’allegato 1;
– individuazione delle strategie di riferimento, degli obiettivi macro e specifici e delle azioni che contribuiscono all’attuazione concreta delle strategie, nonché degli indicatori da utilizzare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi dei PUMS (allegato 2).

Il nuovo approccio alla pianificazione strategica della mobilità urbana si basa sulle Linee Guida ELTIS ed è in linea con quanto espresso dall’allegato “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture” al Documento di economia e finanza 2017. I macro obiettivi obbligatori che i PUMS devono raggiungere, che sono misurabili attraverso i relativi indicatori indicati nell’allegato 2, sono monitorati con le modalità indicate all’Art. 4, anche al fine di valutare il grado di contribuzione al raggiungimento progressivo degli obiettivi di politica nazionale.

Il Decreto sancisce l’obbligo di adozione del PUMS, inteso come condizione essenziale per accedere ai finanziamenti statali destinati a nuovi interventi per il trasporto rapido di massa, per tutti i Comuni con più 100.000 abitanti, fatta eccezione per quelli che ricadano in una Città metropolitana che abbia provvisto alla definizione di un proprio PUMS.

Consulta le Linee Guida nazionali nella sezione Documenti dell’Osservatorio PUMS.

Classificazione dei PUMS

I dati sui PUMS riportati nell’Osservatorio fanno riferimento alle diverse fasi in cui ogni Piano può trovarsi, coerentemente con le procedure tecnico-amministrative in uso nel nostro Paese:

– In redazione
– Adottato
– Approvato

In redazione

Sono classificati come “In redazione” tutti i PUMS il cui percorso sia stato avviato ufficialmente, tramite redazione delle Linee di indirizzo o pubblicazione dell’avviso per l’affidamento dell’incarico di redazione. Sono altresì indicati come “In redazione” i PUMS per i quali la redazione è terminata ma non è ancora avvenuta l’adozione.

Per i PUMS in redazione si indica anche il dettaglio della sotto-fase raggiunta:

– Linee di indirizzo in redazione
– Linee di indirizzo redatte
– Linee di indirizzo adottate
– Linee di indirizzo approvate
– Redazione del PUMS da assegnare
– Redazione del PUMS assegnata
– PUMS in redazione
– PUMS redatto

Adottato

L’adozione del PUMS avviene generalmente con una Delibera di Giunta Comunale, più raramente con una Delibera di Consiglio Comunale. A seguito dell’adozione, la proposta di Piano viene messa a disposizione di cittadini e stakeholder per un periodo di tempo limitato durante il quale è possibile effettuare delle osservazioni.

Un PUMS adottato può essere oggetto di revisione, nel qual caso nei dettagli viene inserita la dicitura “PUMS in revisione”.

Approvato

Un PUMS approvato ha concluso il suo iter ed è dunque immediatamente vigente. L’approvazione avviene tramite una Delibera di Consiglio Comunale; nel caso di approvazione tramite Delibera di Giunta Comunale, il PUMS viene considerato adottato e non approvato.

Un PUMS approvato può essere oggetto di revisione, nel qual caso nei dettagli viene inserita la dicitura “PUMS in revisione”.